Sono da poco iniziate le scuole o come tutti gli anni bambini e genitori si dovranno districare tra raffreddori influenze e gli immancabili pidocchi.

Sarà inevitabile il solito tam tam tra genitori con la consueta frase “nella scuola di tuo figlio ci sono i pidocchi?”.
Questo come se i pidocchi trovassero il loro habitat naturale nelle scuole, ma sarà proprio così o i luoghi comuni su questo argomento superano la realtà?
Conosciamo più da vicino i nostri piccoli e “fastidiosi ospiti” che di tanto in tanto “invadono le nostre teste”.

Il Pediculus Humanus, conosciuto come pidocchio è un parassita dalle dimensioni molto piccole di un colore grigio – marrone.
Questo parassita vive e si riproduce solo sulla testa dell’uomo in particolare sul cuoio capelluto e nelle zone circostanti le orecchie.
Come tutti gli esseri viventi anche i pidocchi hanno un loro ciclo vitale che va dalle quattro alle sei settimane e si riproducono con gran velocità.
La femmina è in grado di deporre sino a 300 uova che si chiamano lendini e si schiudono in 6-10 giorni.
Le lendini si individuano facilmente rispetto al pidocchio visto il color crema e la forma simile alla capocchia di uno spillo ma sono più difficili da staccare poiché aderiscono al capello grazie a una sostanza adesiva che secernono.

Per quanto riguarda il contagio bisogna tener presente che questo parassita non vola, non salta e soprattutto non viene trasmesso dagli animali.
Questi parassiti possiedono una grande mobilità per questo si trasmettono con grande facilità da una persona all’altra per contatto diretto o attraverso effetti personali (cappelli, sciarpe ,cuscini, spazzole…….).
Ci accorgiamo della presenza dei pidocchi per una cosa molto semplice un fastidioso e forte prurito dato che il pidocchio si nutre di sangue pungendo il cuoio capelluto, nella maggioranza delle persone, vi sono infatti anche soggetti asintomatici.
Tutti possiamo essere contagiati da questi parassiti ma i soggetti maggiormente esposti sono i bambini soprattutto quelli in età scolare.
Attenzione questo non rivela una scarsa igiene o trascuratezza, ne tantomeno un rischio per la nostra salute.

Dopo aver conosciuto più da vicino questi piccoli e fastidiosi ospiti come possiamo scovarli e liberarcene?
In un ambiente ben illuminato bisogna controllare accuratamente i capelli con particolare attenzione ,ad alcune zone come la parte posteriore delle orecchie, la nuca e le tempie.
Tutto questo però ricordandoci che i pidocchi si mimetizzano molto bene mentre le uova sono maggiormente riconoscibili visto che somigliano alla forfora .
Una volta accertata la presenza di questi parassiti, e consigliabile rivolgersi al medico di base per sapere quale prodotto utilizzare.

Ovviamente alcuni prodotti come ad esempio lo shampoo risultano poco efficaci per tre diversi motivi: il contatto con il cuoio capelluto è minimo, la concentrazione dell’insetticida è molto bassa soprattutto perché il pidocchio viene immerso nell’acqua.
I prodotti consigliati sono quelli in crema, gel, schiuma o lozioni, le istruzioni d’uso vanno seguite dettagliatamente.
Una volta aver eseguito il trattamento è molto importante asportare le lendini tramite un pettine che molto spesso si trova nelle confezioni dell’antiparassitario.
Per rendere l’operazione più agevole si devono sciacquare i capelli con un composto di acqua tiepida ed aceto.
Il trattamento va ripetuto ogni 7/10 dal primo, il tempo necessario per il ciclo vitale di un pidocchio.
In seguito tutto il nucleo familiare deve essere controllato se contagiato sottoposto al trattamento, così come la biancheria e le spazzole vanno lavate a 60°.
Molto importante è avvisare la scuola e gruppi sportivi scout ecc……… con i quali il soggetto è venuto a contatto per controlli ed eventuali trattamenti.
Eseguito il trattamento il bambino può tornare alle sue attività quotidiane scuola gruppo sportivo….
La terapia antiparassitaria non è il rimedio universale è importante prendere l’abitudine di controllare la testa dei nostri bambini soprattutto dopo averla lavata, evitare lo scambio di cuffie e pettini e far tenere i capelli raccolti senza bisogno di tagliarli in caso di contagio.
Il pidocchio sopravvive solo all’uomo, è necessaria la pulizia quotidiana della persona e dei suoi effetti personali, da questo si evince che la prevenzione antiparassitaria è inutile ed inoltre bisogna fare attenzione visto che si tratta pur sempre di un farmaco.
Il pidocchio non deve essere visto come un “mostro” ma solo come un ospite fastidioso che possiamo eliminare prendendo l’abitudine di seguire poche e semplici regole.

Federica Stroppa

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